In Vitaline scegliamo con rigore ciò che è meglio per voi, consumatori, ma anche per l'ambiente. Eppure i nostri prodotti sono venduti in bottiglie di plastica… Perché? Abbiamo studiato le varie alternative possibili e la plastica PET 50% riciclata e 100% riciclabile è quella che ci sembra la migliore soluzione ad oggi, e secondo i criteri che abbiamo studiato.
Nous avons fait un point en mai 2022, c’est ici : Bouteilles Vitaline : pourquoi du plastique PET ? et nous serions ravis d’échanger avec vous sur notre forum, c’est un sujet peu évident, sur lequel nous continuons à nous remettre en question.
 Voici une synthèse à date :
                  
                1. Biodegradazione 1/2: la durata della degradazione dei rifiuti in natura
La plastica è nota per il bias di visibilità offerto dai social network: tutti visualizzano i rifiuti sulla superficie degli oceani. Tuttavia, questa plastica non proviene necessariamente dall'Europa, dove viene differenziata e riciclata.
Inoltre, la plastica non è il materiale più lento a degradarsi: ci vogliono dai 100 ai 1000 anni contro i 400 anni di una lattina di alluminio e i 4000 anni del vetro.
2. Biodegradazione 2/2: impatto dei materiali degradati
Il degrado di un rifiuto non è mai totale, porta alla produzione di elementi dannosi per l'ambiente:
Plastica PET: durante la sua degradazione rilascia microplastiche che entrano nella catena alimentare
Plastica biodegradabile: a seconda della sua composizione rilascia anche microplastiche
Vetro: in natura un pezzo di vetro può provocare un incendio o essere ingerito da un animale
Lattine di alluminio: l'inchiostro che ricopre la lattina ha un forte impatto sui corsi d'acqua e sulla qualità del suolo
Cartone: se ha un sistema multistrato (alluminio e plastica) provoca in natura gli stessi problemi dei materiali precedenti
Durante il suo intero ciclo di vita, la plastica è il materiale con la minore impronta di carbonio. La lavorazione dei vari materiali, la loro trasformazione e il loro riciclo possono essere estremamente dispendiosi in termini di CO2, cosa che quasi non accade per la plastica PET (grafico a fianco)
                Oltre ad essere responsabili di elevate emissioni di CO2, le alternative alla plastica hanno altre conseguenze sull'ambiente:
Vetro: durante la sua fabbricazione, una bottiglia di vetro deve essere pulita con un litro d'acqua (ci vogliono 0,2 l per una bottiglia di plastica)
Plastica biodegradabile: è un materiale che non può essere riciclato, può essere solo compostato. Di conseguenza, le energie utilizzate per produrlo vengono “perse” in quanto utilizzate in un unico ciclo.
4. Riciclo della plastica e sue alternative
Le nostre bottiglie Vitaline sono realizzate in PET riciclato al 50% e riciclabile al 100%. Questo non è il caso delle sue alternative...
Vetro: sebbene infinitamente riciclabile, è estremamente energivoro: deve essere riscaldato a più di 1.000°C
Lattine di alluminio: raramente vengono smistate correttamente, il che lascia loro poche possibilità di essere riciclate
Plastica biodegradabile: nonostante il suo aspetto sia simile a quello della plastica, causa notevoli problemi nei centri di riciclaggio: può essere solo compostata.
La borraccia in metallo: non può essere gettata come rifiuto “classico”: i centri di raccolta differenziata non sono adatti alla sua trasformazione.
Cartone: il suo sistema “multistrato” ne rende la raccolta differenziata e il riciclo più complesso rispetto alla plastica (questo sistema è costituito da strati di plastica, alluminio e cartone)
5. Plastica per uso “fuori casa”.
Le nostre bottiglie Vitaline hanno lo scopo di offrire un'alimentazione di qualità ma anche un uso pratico. Le lattine di alluminio oi mattoncini Tetra Pak non reidraterebbero Vitaline così facilmente, poiché non si chiudono. Una bottiglia di plastica biodegradabile, che offrirebbe un uso e un formato simile a una bottiglia in PET, ridurrebbe la durata di conservazione, poiché è un materiale permeabile all'aria.
        
      
          
        